Ci siamo lasciati alle spalle da poco i tornei del Circuito Master di nuoto a Roma. Solo nello scorso mese i Master hanno segnato 40 record in 14 manifestazione con 12.725 gare individuali.
A Febbraio sono partiti i campionati regionali: questa volta non è Roma a distinguersi per i master di nuoto ma la Regione Lazio che guadagna il podio in termini di partecipazione nei campionati regionali, che testimoniano un successo crescente con quasi duemila atleti e 600 staffette iscritte. Le gare più ricercate sono i 100 stile libero con 403 atleti iscritti e i 50 in stile con i suoi 600 atleti.
Qual è la maggior attrattiva dei Master? Sicuramente la possibilità di gareggiare anche con grandi atleti federali e segnare il proprio record personale ma, come abbiamo descritto in occasione dei nostro Supersprint al Forum, è l’humus culturale e il fascino di familiarità con il circolo, mista a competizione e ad una sana abitudine di allenamento di routine che spinge a realizzare questo sogno: la gara che piace a tutti e dove l’agonismo non è un aspetto distintivo in quanto superato da una coralità genuina.
Ma come si arriva a partecipare ad un Master?
Se gareggiare nel settore nuoto è il tuo sogno puoi partecipare ai Master di nuoto che richiedono pochi requisiti: avere compiuto i 25 anni ed avere la tessera FIN, oltre ovviamente a praticare il nuoto come allenamento piuttosto regolare. Non ci sono altri limiti, se non la tua passione per questo sport.
Il passo successivo per fronteggiare uno sforzo atletico da gara, che tu sia già un agonista oppure no, è quello di sapersi alimentare, in modo salutare e funzionale ad un allenamento in acqua.
Ora alimentati in modo corretto
Parola d’ordine nella nutrizione di un nuotatore è “selezione”. Soprattutto se si ha una gara, durante le prime ore del mattino, è impossibile mangiare grandi quantità di cibo sia per la posizione orizzontale che stimola l’afflusso di succhi gastrici, sia perché ogni sforzo fisico andrebbe svolto durante la fase di assimilazione e non di digestione.
- Essendo uno sport con allenamento “di spinta” e, al contempo, di resistenza, richiede una dieta univoca, ad hoc, per i nuotatori.
- Generalmente bisognerebbe mangiare dalle 2 alle 4 ore prima di nuotare, nel caso di pasti complessi, dai 30 minuti alle 2 ore, nel caso di uno spuntino veloce.
Di seguito vi indichiamo alcuni consigli pratici per voi nuotatori, amatori o agonisti, indicati dalla nostra Nutrizionista Dottoressa Federica Mastronardo, per un miglioramento della performance.
A cura della Dott.ssa Federica Mastronardo
Alimenti con basso Indice Glicemico (indicatore di quanto velocemente lo zucchero è digerito e trasformato in glucosio, il vero carburante per l’attività fisica): danno un rilascio lento di energia e quindi dovrebbero costituire il pasto principale prima di un allenamento.
Alimenti ad alto Indice Glicemico (facilmente trasformati in glucosio e quindi energia immediatamente disponibile per lo sforzo fisico): sono la scelta ideale per spuntini veloci nel caso di una gara esplosiva della durata di pochi minuti oppure vanno assunti subito dopo un allenamento intenso, entro 30 minuti dalla fine dell’attività, durata almeno 50 minuti, per ripristinare velocemente le scorte di glicogeno consumate.
Ultimo ma fondamentale consiglio per chi nuota è quello di non eliminare mai la pasta dalla propria alimentazione quotidiana: è noto che grazie a questo importante alimento si ha maggior produzione di trigliceridi muscolari, la vera fonte energetica per la contrazione dei muscoli in un nuotatore che garantisce esplosività, resistenza ed efficienza fisica anche per allenamenti lunghi e ripetuti.