Ogni cambio di stagione è un insieme di novità che coinvolgono le nostre abitudini. Dall’utilizzo di abiti più adatti ai cibi che quotidianamente mangiamo, il cambio delle temperature rappresenta una vera e propria rivoluzione. Lo è, inevitabilmente, anche per l’attività sportiva.
Attività sportiva e cambio di temperature: i dubbi di ogni atleta
L’arrivo della primavera non sempre coincide con le belle giornate. Certo, il freddo tipico dell’inverno è sempre più alle spalle, ma – anche se dicono che non esistono più – la primavera è una mezza stagione, una sorta di ibrido climatico. Un periodo dell’anno nel quale si possono trovare splendide giornate di sole che fanno venire voglia di abbandonare giacche e maglioni a quelle nelle quali una tazza di tè caldo o una di cioccolato bollente è l’unica consolazione.
Come deve comportarsi il povero atleta che vuole dedicarsi alla propria attività sportiva? Vediamo insieme qualche consiglio utile per non soccombere al cambio di stagione ed essere sempre all’altezza del proprio benessere psicofisico.
5 consigli utili per chi pratica sport
1-La moderazione non è mai abbastanza
Il cambio di stagione, specie quello dall’inverno alla primavera, spesso coincide anche con un ritrovato entusiasmo e voglia di dedicarsi al proprio benessere psicofisico. Se la motivazione è, ovviamente, indispensabile per il successo di ogni attività sportiva, è fondamentale saperla gestire per evitare che l’entusiasmo si tramuti, nel giro di poche settimane (o addirittura giorni) in un fallimento. Anche per via del cambio delle temperature è importantissimo preparare l’organismo a un ambiente diverso rispetto a quello nel quale è abituato a lavorare. Questo vale anche e soprattutto per gli atleti che si allenano regolarmente e che percepiscono maggiormente la differenza delle temperature nelle proprie sessioni di allenamento.
2-La temperatura corporea
Forse il problema maggiore dell’attività sportiva con il cambio di stagione è quello relativo alla capacità di regolare e mantenere una temperatura corporea corretta. Questa dipende essenzialmente dal rapporto tra quanto calore disperdiamo nello sforzo fisico e quanto viene prodotto dall’organismo. La particolarità è che la dispersione di calore avviene nell’organismo a livello periferico, mentre la produzione a livello centrale. Quando durante l’allenamento si percepisce maggior calore, e con il cambio delle temperature questo è ancora più evidente, il corpo produce maggior sudore in modo che possa aumentare, tramite l’evaporazione, anche la dispersione di calore e raffreddare il corpo. Per gestire correttamente la temperatura corporea è fondamentale anche dotarsi di un abbigliamento adeguato. Non solo vestendosi a strati ed, eventualmente, togliendo quelli più esterni, ma anche scegliendo capi, specie quelli a contatto con la pelle, realizzati in tessuti traspiranti che consentano, come abbiamo visto, al sudore di passare verso l’esterno e permettere all’organismo di regolare la temperatura del corpo.
3-Riscaldamento e defaticamento
Buona parte del successo di ogni allenamento è dato dalla sua preparazione e conclusione. Spesso, invece, ci si concentra solamente sugli esercizi, ignorando la fase di riscaldamento e defaticamento. Con il cambio delle temperature questo è ancora più evidente perché bisogna preparare il fisico a lavorare e a farlo in quel preciso contesto ambientale, così come è fondamentale che, una volta terminata l’attività sportiva, l’organismo venga riportato gradualmente alla normalità per riprendere le regolari attività quotidiane.
4-Idratazione, questa sconosciuta
Uno dei principali effetti del cambio di stagione è quello legato alla maggior desiderio di bere. L’idratazione è sempre fondamentale, non solo quando si è assetati (cosa che in primavera e in estate è più frequente e naturale). È però importante ricordare come bisogna bere non solo quando si percepiscono i morsi della sete, ma sia prima che durante e dopo l’allenamento. Prima è importante per assicurare al proprio organismo le giuste risorse idriche per svolgere al meglio e in sicurezza gli sforzi dell’allenamento. È poi necessario, durante lo svolgimento dell’esercizio fisico, reintegrare quanto si sta consumando e, alla fine dell’allenamento, bere è fondamentale per evitare il pericoloso fenomeno della disidratazione e riequilibrare i livelli interni dell’organismo. Quando si parla di idratazione si pensa quasi esclusivamente all’acqua che è, ovviamente, la soluzione principale, ma è possibile valutare l’utilizzo anche di bevande energetiche, specialmente durante e dopo l’attività sportiva, possono essere preziose alleate per migliorare le proprie performance e il recupero di quanto speso durante l’allentamento.
5-Un’alimentazione stagionale
Cambiano le temperature, ma cambiano anche gli alimenti che la natura mette a disposizione. E una scelta vincente è sempre quella di tenere conto della frutta e della verdura di stagione da inserire all’interno del proprio regime alimentari. La frutta e la verdura fresca sono fondamentali per contribuire a fornire all’organismo le giuste quantità di vitamine, fibre, zuccheri e sali minerali. Con il cambio di stagione e delle temperature muta anche l’alimentazione per rispondere al maggior dispendio energetico, ottimizzare l’attività sportiva eseguita e recuperare rapidamente e correttamente quanto consumato durante l’allenamento.