Quest’estate il tuo bambino ha vissuto il suo primo rapporto con l’acqua del mare ed è stata un’esperienza gioiosa per tutta la famiglia oppure hai già un piccolo nuotatore provetto che non vuole mai uscire dall’acqua, l’ambiente forse più divertente in assoluto per i bambini? In entrambi i casi, è naturale che il ritorno dalle vacanze abbia reso il tuo piccolo irritabile, stanco e svogliato, è una sindrome comune quel mal di rientro che colpisce i bimbi alle prese con l’immancabile back to school come gli adulti che rientrano a lavoro. Una strategia per fargli tornare subito il sorriso potrebbe essere iscriverlo ad un corso di nuoto: potrebbe essere solo nostalgia del senso di libertà e di euforia che gli ha regalato il contatto con l’acqua giornaliero, se siete stati in vacanza al mare. Lo sport inoltre è un ottimo modo per ritornare ai doveri scolastici e alla realtà quotidiana in modo meno traumatico, perché è una valvola di sfogo e di gioco e un modo per farsi dei nuovi amici.
Nuoto neonatale: cosa imparano
La piscina in città può essere un ottimo modo per imparare a nuotare con l’ausilio di personale preparato e allenare la muscolatura fin da piccoli. I benefici del nuoto sono molteplici: un corpo elastico che previene eventuali traumi alla colonna vertebrale, un ottimo allenamento della respirazione e cardiovascolare insieme ad un significativo training del sistema polmonare.
La tipologia di allenamento naturalmente varia a seconda dell’età. Il nuoto neonatale permette già ai neonati a partire dai 6 mesi di riscoprire l’acquaticità attraverso il ricordo del bebè del liquido amniotico stimolato dalla piscina. Questa esperienza regressiva dona al neonato serenità e tranquillità ed è anche un ottimo modo per rafforzare la relazione con la mamma in un ambiente carezzevole. Nel nuoto neonatale infatti il contatto con l’acqua del bimbo è mediato dalla figura genitoriale e dall’istruttore che insegna al genitore come muoversi e come far muovere il piccolo in acqua favorendo la sua naturale propensione all’acquaticità.
Corso di nuoto per bambini
Il corso di nuoto per bambini ha delle dinamiche differenti. Prima di lanciarsi nei 4 stili: dorso, farfalla, stile libero e rana, bisogna che il bambino familiarizzi con l’acqua ed impari a stare a galla. Dunque vengono insegnati movimenti semplici e controllati per imparare a stare a galla.
Un secondo step è l’introduzione di tubi galleggianti e tavolette mentre solo in un terzo step si comincerà ad introdurre l’insegnamento dei 4 stili.
Le raccomandazioni dei pediatri
I pediatri hanno stilato una serie di consigli, un vademecum per i bambini in piscina per evitare che un’esperienza tanto bella possa diventare un incubo, più per i genitori.
Innanzitutto evitare i malanni è possibile ma bisogna a stare attenti a non far patire ai bimbi sbalzi termici. Un consiglio è fare un piccolo pit stop merenda dopo la doccia, a fine allenamento, in modo da abituare il corpo alla temperatura esterna.
Attenzione anche alla scelta della struttura che deve essere a prova di igiene con istruttori certificati! L’acqua della piscina è bene che si mantenga intorno ai 28-30 gradi.
Non immergersi prima di due o tre ore dall’ultimo pasto per evitare congestioni.
Fare la doccia prima e dopo l’allenamento
Indossare sempre le ciabatte per evitare funghi, micosi e infezioni.