Perchè non riesci a fare a meno dei dolci

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Anche quest’anno si riapre la sfida fra te e il panettone e come sempre sarà lui a vincere ma non ti sentire in colpa per questo, i dolci ogni tanto non sono un problema quanto potrebbe diventarlo un loro consumo sistematico. Come sappiamo, sport e attività fisica danno dipendenza perchè sviluppano endorfine e la serotonina, come ormone della felicità mette in circolo il buonumore ma purtroppo questa dipendenza buona, deve lottare con un’altra forma di dipendenza che più che buona potremmo definire gustosa finchè non si finisce con il soccombervi:  quella dagli zuccheri! Il Natale si avvicina e di sicuro non possiamo farci mancare la gioia che i sapori regionali e tipici della festa più attesa dell’anno ci porteranno. Dunque il problema non è certo il consumo di dolci e bontà varie durante le tradizioni (a meno che non si soffra di diabete o patologie metaboliche che ci obbligano per la nostra salute a tenere sotto controllo la nostra voglia di zuccheri) quanto il loro abuso durante tutto l’anno!

Una ricerca ci viene in aiuto soprattutto nel superare il nostro senso di colpa in quanto pare che di fronte ai granuli bianchi dello zucchero siamo piuttosto corruttibili come potremmo esserlo di fronte ad una vera e propria droga. Secondo una ricerca pubblicata sul British Journal of sport medicine, effettuata sugli animali, lo zucchero avrebbe gli stessi effetti della cocaina. Ora se vi mettessero della cocaina spolverata sul pandoro non la prendereste e quindi se pensiamo che lo zucchero potrebbe, sempre secondo questa ricerca, replicarne gli effetti staremo un po’ più attenti ad assumerlo. Non bisogna demonizzarlo come una droga ma la funzione di questa ricerca sta nel metterci in guardia da un consumo abbondante e compulsivo che potrebbe portarci verso il baratro dell’obesità e del diabete perchè, a quanto pare, a giudicare dagli effetti che ha avuto sugli animali, non saremmo più in grado di fermarci.

Lo zucchero crea dipendenza, ne abbiamo le prove

Secondo gli scienziati i topolini, resi dipendenti dalla cocaina, durante i test hanno dimostrato di preferire lo zucchero alla cocaina e questo la dice lunga sugli effetti dello zucchero a livello neuronale. In particolare, i test scientifici sono stati condotti con lo zucchero raffinato, il saccarosio e hanno portato alle seguenti evidenze.

  • Lo zucchero sviluppa reazioni neurochimiche e comportamentali simili a quelli delle droghe psicoattive, cioè dipendenza.
  • Lo zucchero ci lega a sè in modo unico perchè il sapore dolce non è soggetto a meccanismi di repulsione naturali, come avviene invece per il salato, è come se non avessimo un sistema di sicurezza integrato che ci impedisce di assumerne troppo.
  • Quindi funziona come una droga che dà fame di droga e stimola l’abuso, la tolleranza, la tolleranza incrociata, tutte conseguenze di sostanze chimiche che hanno un effetto dovuto al rilascio di oppioidi endogeni nel sistema nervoso.
  • L’astinenza, anche questa appartiene al consumo di zucchero e si manifesta con deficit dell’attenzione e disturbo di iperattività.
  • Quindi il British Journal Medical Journal of Sport Medicine conclude che esistono delle evidenti sovrapposizioni, al livello comportamentale e di neurochimica cerebrale, tra abuso di droga e abuso di zucchero.
  • Ci sono delle precisazioni da fare in merito ai limiti della ricerca: innanzitutto è stata condotta sugli animali e poi ci sono differenze genetiche nella risposta agli zuccheri raffinati. Sicuramente la ricerca può essere un campanello di allarme in merito ai rischi di dipendenza che alcuni zuccheri possono provocare e quindi ad evitare di somministrarli in modo eccessivo soprattutto ai bambini per evitare che da adulti ne siano quasi assuefatti. D’altro canto questa ricerca non può certo indurci a guardaer con sospetto un cucchiaino di zucchero nel caffè!

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Eliana Fortuna

Laureata in Scienze della Comunicazione, ha lavorato nel Marketing con specializzazione web. Approda alla comunicazione digitale, con il giornalismo. Attualmente content media editor per il blog/magazine del Forum e per il blog e i social di ANIF.

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