Uomo-Natura: un binomio indissolubile dimostrato anche dai benefici della pratica dell’attività fisica all’aperto

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In maniera sempre più insistente leggiamo e ascoltiamo di quanto sia importante il rapporto uomo-natura e di come questo binomio sia indissolubile. Biologicamente l’essere umano è un animale e storicamente ha per la maggior parte della sua storia vissuto direttamente a contatto con la natura. L’industrializzazione degli ultimi secoli ha allontanato l’uomo dal contatto diretto nella natura, non solo propriamente da un punto di vista geografico, ma anche culturalmente, tanto che oggi si lamenta questa mancanza.

Come mai? È solamente un valore quantitativo o c’è di più? In cosa consiste il binomio uomo-natura di cui sentiamo spesso parlare? È importante approfondire l’argomento anche per comprendere meglio le ragioni di un’attività fisica svolta all’aria aperta. Che non è una semplice alternativa all’allenamento in palestra o a casa, ma una modalità che assicura specifici benefici, proprio perché svolta in un contesto di quel tipo.

Perché recuperare il rapporto uomo-natura

Un ambiente non artificiale

Partiamo da un’evidenza “negativa” e non positiva: l’ambiente naturale non è artificiale. Oggi tutto ciò che compone la nostra vita, dal lavoro alla comunicazione (anche quella familiare), dal gioco all’informazione, passa attraverso uno schermo. Non si tratta certo di demonizzare l’evoluzione tecnologica, ma di contestualizzarla e comprendere come questa, al pari del moderno sviluppo delle città, ha influito e influisce sul benessere dell’essere umano. Le città, lontane anni luce dai contesti rurali e agricoli in cui l’uomo era abituato a vivere fino a non molti secoli fa, sono oggi diventate ambienti caotici, frenetici e dove l’inquinamento (lo smog, certo, ma anche quello acustico e visivo) è davvero eccessivo. Ogni essere umano, fin da quando è bambino, è costantemente bombardato di luci, suoni, parole e tutto questo crea, anche se inconsapevolmente, una saturazione che può essere smaltita solo grazie a un costante rapporto con la natura.

La tutela della salute

Il discorso è molto ampio e articolato e non deve essere banalizzato o ridotto a semplici posizioni di partito, ma è evidente come oggi ci sia un rapporto non propriamente sano con la salute e la medicina. Può apparire un paradosso, ma alla straordinaria evoluzione delle tecniche mediche, farmacologiche e scientifiche è derivato un triste abuso di questo importantissimo deposito di conoscenza. Tanto che oggi l’essere umano pensa di risolvere ogni suo problema con l’assunzione di una pillola, di un farmaco o sottoponendosi a un trattamento medico. Non c’è ragione di dubitare della bontà della scienza e della medicina, ma di comprendere come anche questo è un effetto di quell’allontanamento dalla natura di cui stiamo parlando. Non che la medicina naturale curi tutti i mali e possa essere un’alternativa alla medicina farmacologica, ma ci sono evidenze scientifiche che dimostrano come il contatto quotidiano con la natura e la possibilità di vivere in un ambiente verde, areato ed ecologico, permetta di migliorare molti aspetti della salute e prevenire l’insorgere di malattie e patologie. I problemi respiratori sono spesso figli di ambienti eccessivamente inquinanti, le malattie cardiovascolari di stili di vita con ritmi assurdi e fuori dalla capacità di sopportazione dell’organismo umano, così come le patologie che colpiscono l’apparato digestivo sono spesso derivate da un’alimentazione disordinata e, si passi il termine, artificiale o comunque lontana dal rispetto dei ritmi e dei cicli della natura.

Lo stile di vita

Quanto abbiamo detto fino a questo momento mostra come non si tratti di abbandonare le città per rifugiarsi in campagna e, magicamente, risolvere tutti i problemi e scoprire l’elisir dell’eterna giovinezza. È chiaro però che come un ambiente ecologico e naturale sia capace di influenzare positivamente uno stile di vita sano. Uno stile di vita fatto di contatto con quegli ambienti verdi, areati, freschi, puliti ed ecologici che, per forza di cose, non possono esistere in una metropoli. Uno stile di vita fatto di calma, di quiete, di capacità di ascolto, concentrazione e attesa che hanno evidenti benefici dal punto di vista mentale e psicologico. Per questo motivo, anche dal punto di vista educativo e di tutela della crescita, è fondamentale che ai bambini e ai ragazzi sia consentito di vivere a contatto con la natura. Questa ha la capacità di “influire sullo sviluppo cerebrale ed emotivo”. Come detto all’inizio, e come ricordato da uno studio condotto dal WWF, il rapporto uomo-natura è l’unico in grado di stimolare tutti i sensi e non atrofizzarli o appiattirli come invece fa la televisione, i videogiochi o le realtà digitali.

Il rapporto uomo-natura nello sport all’aria aperta

La pratica sportiva è oggi l’unica vera dinamica capace di recuperare quel patrimonio di ricchezza che il binomio uomo-natura rappresenta. Questo per almeno due ragioni. La prima è che lo sport e l’esercizio fisico restituisce a chi lo pratica quella consapevolezza della propria fisicità e del contatto con il proprio corpo. L’allenamento fisico, in tutte le sue forme, è probabilmente una delle poche realtà umane che non è possibile emulare digitalmente o elettronicamente. Allo stesso tempo l’allenamento, se regolarmente svolto all’aria aperta, permette di recuperare quella dimensione sana ed equilibrata di cui abbiamo parlato e ottenere tutti quei benefici che solo il contatto con la natura è in grado di dare. L’allenamento all’aria aperta, tra le altre cose, potenzia la respirazione, consente un maggiore e migliore assorbimento di vitamina D, aiuta la concentrazione, favorisce la riduzione dello stress e, ancora, riduce il rischio di sviluppare malattie virali e permette un maggior consumo energetico, perfetto per raggiungere un peso forma ideale.

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