L’esercizio fisico è la miglior medicina per la tua vita

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Corpo, mente e socialità: come l’attività fisica migliora la qualità della vita

Quello di cui molti hanno bisogno è una cura per vivere bene. Una sorta di terapia dell’esistenza che aiuti l’essere umano, fin da quando è bambino, a essere sereno, sano e felice. Ripeterselo spesso non è sufficiente, aspirare a questa condizione il più delle volte non aiuta a raggiungere l’obiettivo e le tante (troppe) alternative miracolose che si propongono di ottenere questo risultato sono quasi sempre fallimentari. Eppure la medicina c’è ed è molto più accessibile di quanto si pensi. Parliamo dell’esercizio fisico e del suo ruolo vitale come medicina per la qualità della propria vita.

L’esercizio fisico come cura e prevenzione

Sì, l’esercizio fisico va inteso e compreso nella sua dimensione totale e non parziale. Non facciamo sport per perdere peso, scolpire i pettorali o aumentare la forza muscolare; l’esercizio fisico è una terapia per vivere bene, meglio e più a lungo. Non è un semplice modo di dire – le evidenze scientifiche a riguardo sono numerose – ma una realtà troppo spesso banalizzata o ignorata che merita di essere riapprezzata per le sue enormi potenzialità. Andiamo più a fondo scoprendo i reali benefici dell’esercizio fisico sul corpo, sulla mente e sulla dimensione sociale delle nostre vite.

Perché fa bene al corpo

Fare esercizio fisico regolarmente aiuta a prevenire le malattie croniche grazie al lavoro svolto a livello cardiovascolare, metabolico, osseo e muscolare. È bene innanzitutto precisare che per esercizio fisico non è da intendersi un’attività intensa ed estrema, ma un qualsiasi tipo di esercizio che comporti un dispendio energetico e che, come vedremo a livello psicologico, sia divertente e piacevole. Una visione parziale dello sport porta a pensare che l’esercizio fisico sia risolutivo per questa o quella condizione (perdere peso, aumentare la massa, eccetera).

In realtà lo sport è innanzitutto un nuovo modo di approcciarsi alla vita e agli impegni quotidiani. Questo significa che chi introduce l’esercizio fisico nella propria routine quotidiana è una persona che si muove, è attenta all’alimentazione e ha una particolare attenzione verso il proprio riposo e tutto quello che incide sul proprio organismo. La principale cura per il corpo, quindi, è data da questa prospettiva di benessere che vede il corpo non come un organismo composto da tante parti, ma come un’unità che ha differenti declinazioni. Non c’è niente a livello fisico che se fa bene a una parte provoca svantaggi a un’altra. Un lavoro di questo tipo rappresenta un circolo virtuoso da innescare per iniziare a stare bene e porre l’organismo in una condizione per la quale molte patologie non possano trovare terreno fertile per potersi sviluppare. Da qui la capacità dell’esercizio fisico di prevenire le malattie.

Perché fa bene alla mente

Quanto detto inevitabilmente si applica anche a livello psicologico. La mente umana non è separata dal corpo e ricordando l’abusata espressione di Giovenale (mens sana in corpore sano) è chiaro come un fisico in salute incide positivamente sulla serenità mentale e psicologica. Così come uno sguardo sulla vita sano contribuisce ad avere un organismo più energico e meno esposto a tutti i rischi legati allo stress e alla depressione. Chi soffre di queste condizioni generalmente dorme male, mangia male e vive male. In questo senso l’esercizio fisico aiuta a scardinare meccanismi radicati che rischiano di essere autodistruttivi.

Oltre a tutte le evidenze cliniche sugli ormoni coinvolti durante l’attività fisica, lo sport inteso correttamente, è un enorme toccasana, un tesoro di benessere dal quale attingere. Uno dei problemi probabilmente più diffuso è quello, come già anticipato, di valutare lo sport e l’esercizio fisico come qualcosa di separato dalla propria vita quotidiana o, peggio, di considerarlo come uno dei tanti impegni. Per cui si va in palestra come si va a scuola, a lavoro, al supermercato, eccetera, riducendo il potenziale dell’esercizio fisico a un mero impegno da assolvere. Anche in questo senso mentalmente lo sport perde il suo valore e rischia di essere controproducente.

Perché fa bene alla dimensione sociale

Allo stesso tempo l’esercizio fisico contribuisce a migliorare la dimensione sociale dell’individuo. Se è vero che si può fare sport anche individualmente, è altrettanto vero che per tutto quello che abbiamo già detto a livello fisico e psicologico, l’esercizio fisico contribuisce a migliorare la qualità della propria vita anche nei rapporti con le altre persone. C’è poi da considerare come lo sport sia uno dei più preziosi alleati per prevenire e ridurre i fenomeni di isolamento, marginalizzazione e solitudine, consentendo a tutti – adulti e bambini – di trovare uno spazio all’interno del quale vivere, maturare ed esprimere la propria personalità. Chi pratica attività fisica è una persona sana fisicamente e mentalmente e quindi capace di relazionarsi e vivere la dimensione sociale non come uno stress o, anche qui, un dovere da assolvere, ma come espressione della propria identità.

Lo sport e l’esercizio fisico fanno così bene perché sono connaturali all’essere umano e privarsi di questa ricchezza è la prima causa di tutti i disturbi fisici, psicologici e sociali che poi si cerca di curare. La miglior medicina è l’attività fisica che restituisce all’essere umano ciò di cui ha realmente bisogno.

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