Nuotando sul Va’ pensiero: il patriottismo ai tempi del COVID 19

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Shhh silenzio… siete a teatro…

Oggi conosciamo Paolo Annunziato, un nuotatore che canta il Nabucco di Giuseppe Verdi e non sotto la doccia! Volete ascoltarlo, continuate a leggere l’articolo…

C’è chi canta dal balcone intonando improvvisati flash mob, chi suona la chitarra ad un pubblico di condomini fino a poco tempo fa quasi sconosciuti, chi canta l’inno nazionale di Mameli dalla finestra: fatto sta che l’Italia si è riscoperta patriottica ai tempi del COVID 19, come il nostro Paolo Annunziato, socio del Villa York che canta nel coro dell International Opera Choir di Roma mentre si riposa tra una gara e l’altra di master nuoto!

Conosciamolo meglio tramite una splendida iniziativa che ha visto i coristi dell’Opera Choir intonare il Va’ pensiero tramite web: un concerto virtuale che ci ha affascinati, ecco perchè vogliamo sentirne di più dalle parole di Paolo! Nell’articolo potrete vedere anche il concerto di cui è stato protagonista…. shhh silenzio… siete a teatro, ascoltiamo!

Paolo, sei iscritto al Villa York da quanto tempo? Come ti sei avvicinato al nuoto e come sei diventato un “masterino”?

Sono iscritto a Villa York da settembre. Questa è la mia prima stagione ma mi sono sentito a casa fin da subito. Nonostante abbia praticato tantissimo sport (Atletica, Calcio, Sci e Snowboard,Tennis, Vela) il nuoto è stato il mio primo sport; ho iniziato a nuotare da neonato alla piscina di Ispra (provincia di Varese) e sono passato nel corso degli anni dalla scuola nuoto all’agonismo.

nuoto villa york

Dopo la maturità nel 2012 mi sono trasferito a Londra e ho dovuto “appendere gli occhialini al muro” per concentrarmi sugli studi. Per ben 6 anni ho tralasciato il nuoto preferendo altri sport finché un giorno mi sono infortunato alla caviglia. Il fisioterapista è stato molto chiaro: “tu per i prossimi 8 mesi dimenticati lo sport, eccetto per la piscina”. E così per beneficiare il recupero della caviglia ho ricominciato a nuotare. I risultati sono stati impressionanti; mi sentivo in forma come non mai, la notte dormivo meglio e dopo 1 mese di nuoto ero dimagrito di 10kg! E quindi ho deciso di continuare anche dopo la fine della convalescenza portandomi a iscrivermi in una squadra “master”.

Qual è l’emozione più grande per te? Quella sportiva come la vittoria di una gara oppure quella artistica, di un applauso su un palco?

Quando si sta per salire su un palco provo delle emozioni molto simili a quando sono sul blocco di partenza in una gara. Stessa cosa per gli applausi a fine concerto; molto simili a quella sensazione di gioia immensa che provo quando a fine gara mi rendo conto di aver vinto, o di aver fatto un nuovo record personale.

Proprio per questo per me è troppo difficile scegliere l’emozione più grande tra sport o spettacolo, ma ti dirò invece che, proprio grazie allo sport praticato, e alle relative gare/competizioni, sono diventato praticamente immune a ogni forma di ansia pre-gara. Questo è un grosso beneficio che lo sport mi ha regalato, e viene trasmesso anche alle mie attività artistiche in quanto noto sempre che, rispetto ai miei colleghi, prima di un concerto sono sempre la persona più tranquilla.

Abbiamo scoperto, grazie a questa pur drammatica situazione, che il tuo non è solo un talento sportivo ma anche artistico. Ci racconti l’iniziativa dell’International Opera Choir di Roma di aprire una finestra musicale online a tutti, su quella che è sempre considerata un’arte inaccessibile?

L’idea “ha preso il la” in occasione di una telefonata a inizio marzo tra me e il direttivo del Coro. Devo specificare che oltre a cantare la mia professione principale è quella del compositore di colonne sonore per Cinema e televisione. Da anni ormai lavoro in questo settore a Roma e sono diventato un esperto tecnico su tutti i fronti, incluso il mixaggio in studio.

La telefonata è stata brillante, le idee si susseguivano velocemente e man mano prendeva piede il progetto. in tempo zero sentivo sempre più lontano la paura di “buttare via” il mese di marzo…già troppi erano gli eventi annullati.

Ed ecco l’idea: non fermarci e cantare per essere da esempio a tutti, unendo la professionalità di ciascun corista alle nuove tecnologie che ci permettono di tenerci in contatto tutti i giorni.

Cantare cosa? il “Coro di schiavi ebrei”, noto ai più come “Va’ pensiero”, manifesto delle oppressioni subite dagli italiani prima dell’unificazione, che incalzava a tutti gli effetti il sentimento di oggi di un popolo che, incatenato, rimpiange la “patria perduta” e la libertà di vivere il quotidiano come è abituato a fare.

nuoto covid 19

Come possiamo renderci di aiuto agli altri in questo periodo così drammatico?

Non sono di certo la persona più qualificata per dare consigli sul merito, ma penso che in questo preciso momento la cosa più importante sia cercare di evitare qualsiasi forma di contatto. Inoltre sarebbe molto importante considerare la possibilità di aiutare il sistema sanitario nazionale in qualsiasi modo: io per esempio ho intenzione di andare a donare sangue per la prima volta.

 

Forse quello che ti manca di più è il nuoto che non puoi praticare mentre a casa forse puoi continuare ad esercitarti dal punto di vista canoro. Cosa significa per un nuotatore non poter più nuotare?

Per me è un dramma ogni giorno. Sono passato da nuotare 6 volte a settimana al nulla. Mi manca tutto del nuoto; il profumo del cloro, il brivido freddo quando fai il primo tuffo in acqua, la soddisfazione arrivare alla fine di un allenamento che pensavi non riuscire a completare, e ovviamente mi manca la squadra!

Se avessi saputo che quell’allenamento la sarebbe stato l’ultimo per chissà quanto tempo sarei rimasto in acqua per altre 3 ore!

Tempi difficili per runner, ciclisti e… nuotatori, insomma per tutti quegli sportivi di resistenza e d’acqua che si ritrovano a dover “confinare” gli spazi o fuori dal proprio habitat, in questo caso, l’acqua. Che consiglio gli daresti? Da rifugiarsi in un hobby o qualche pillola di saggezza?

Dobbiamo continuare a fare sport il più possibile. In questi mesi di “reclusione” è importante salvaguardare il più possibile la nostra salute, sia mentale che fisica. Lo sport è una medicina imbattibile per tutti e due i casi, e più ne facciamo meglio è.

Per fortuna Villa York è scesa in campo venendoci incontro mettendo a disposizione tante dirette Instagram per seguire gli allenamenti da casa e, anche se il nuoto non può essere replicato a casa, ci sono comunque tantissimi esercizi di potenziamento che possiamo svolgere con un banale tappetino. Io personalmente ho deciso di dedicare questo periodo alla “ristrutturazione” delle mie abitudini quotidiane:

leggo almeno 2 libri al mese, cucino una ricetta completamente nuova a settimana e provo ad avvicinarmi per la prima volta al mondo dello yoga.

 

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Eliana Fortuna

Laureata in Scienze della Comunicazione, ha lavorato nel Marketing con specializzazione web. Approda alla comunicazione digitale, con il giornalismo. Attualmente content media editor per il blog/magazine del Forum e per il blog e i social di ANIF.

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